Senza il ballottaggio lo Stato risparmia 150.000 euro, ma i partiti di Governo sono contrari?

Una riflessione che merita attenzione è il costo delle elezioni politiche.
Prendiamo i dati delle elezioni del 2016: la tornata elettorale con cui si è insediato l’attuale governo è costata quasi 750.000 euro cosi suddivisi:
- 344.500 euro per il primo turno
- 150.000 euro per il ballottaggio
- 250.000 euro per informazione su liste e coalizioni
Ballottaggio come ultima risorsa
La nostra proposta di modifica di legge prevede solo che ESCLUSIVAMENTE nel momento in cui non vi sia una vittoria schiacciante di una determinata coalizione (il che impedirebbe qualsiasi tipologia di sodalizio in quanto non necessario) un eventuale accordo che sarebbe, ricordiamo, assolutamente rappresentativo e che non prevede nessun “regalo” di seggi ne a una parte ne all’altra farebbe risparmiere immediatamente 150.000 di soldi pubblici.
Oggi la Maggioranza di Governo di San Marino si è apertamente schierata contro questa opportunità che non andrebbe assolutamente a ledere il diritto di nessun cittadino, ANZI permetterebbe di avere dei Consiglieri che sono stati eletti direttamente dai cittadini.
I fantomatici “ballottini” non esistono: se vince il SI i consiglieri che siedono in Consiglio Grande e Generale sono esattamente quelli che il cittadino ha votato, in maniera proporzionale e veramente rappresentativa del VOTO.
Se vince il NO e quindi si mantiene la legge elettorale attuale allora rimane il regalo dei seggi: di fatto alcuni voti dei cittadini spariscono nel nulla in quanto vengono eliminati per far posto a “ripescati” che non avevano raggiunto i numeri per entrare in consiglio per volontà popolare.
VOTA SI per fare in modo che chi riceve più voti sieda in Consiglio e che i ripescati rimangano a casa!